Tre racconti che esplorano l’animo umano attraverso metafore e simboli. Le illustrazioni di copertina, con i loro elementi surreali, rappresentano questi viaggi interiori.
IL FARO
“Nonostante avesse girato il mondo, la sua memoria si ostinava a correre alla scala azzurra che si inerpicava fino alla cupola di vetro che, con dolcezza, continuava a chiamare la casa con la lanterna dentro.”
IL DISCEPOLO
“Voglio vedere il mondo da un punto di vista diverso”, disse un discepolo al suo Maestro. “Bene”, disse il Maestro, “sali sul tetto del monastero”.
Il discepolo corse in cantina, prese la scala più alta e cercò di salire sul tetto.
IL VOCABOLARIO
“Forse non bisognava affidarsi alle parole, forse le parole erano sbagliate. Erano un grosso inganno. Bisognava partire dalle origini, dal disegno, dai graffiti, da dove tutto aveva avuto inizio. Disegnò, e disegnò ancora.”
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